Io credo che la libertà nei linguaggi espressivi di arte moderna e contemporanea cosi come nella poesia, nella letteratura, nel cinema, sia sempre – in qualche misura – legata al bisogno di evoluzione, di diventare finalmente indisciplinati.
Lo stesso desiderio di ribellione dovrebbe esprimersi rispetto ai canoni accademici così come al proprio passato, a regole sociali così come a principi non condivisi, alle trappole mentali che incanalano verso tunnel senza luce.