
Quanto vale il prezzo dei sogni? Ecco perché Jeff Koons è uno degli artisti di arte moderna più pagati al mondo.
La risposta è semplice e si trova dentro un uovo di cioccolato.
L’ Arte e il valore dei sogni

Ben ritrovati!
Oggi vorrei rispondere a una domanda ricorrente per gli appassionati di arte moderna: perché Jeff Koons è uno degli artisti di arte contemporanea più pagati al mondo?
Koons , analogamente a Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg e agli italiani Schifano, Pistoletto, Baj, solo per citarne alcuni, appartiene alla cosiddetta corrente della “pop art” che ha rivoluzionato la percezione stessa dell’arte moderna.


L’arte, sia quella antica che quella astratta contemporanea, a meno che non si trovi nei musei, in quanto prodotto, si rivolge al mercato dei collezionisti o degli appassionati. Un mercato che, come accade da un paio di decenni, si è sviluppato fortemente sul web. Esistono siti come per esempio Venderequadri.it oppure Artmajeur.com (nei quali io stessa espongo le mie opere) che funzionano da cassa di risonanza per molti artisti contemporanei. D’altro canto, per chi vive in città dove non esiste un gallerista – come a Perugia dove ho il mio atelier – difficilmente un artista ha la possibilità di raggiungere un ampio pubblico.
Fatte le necessarie premesse, non c’è dubbio che anche il meno esperto di marketing possa ipotizzare che alcuni beni siano acquistati non tanto (e non solo) in funzione della qualità oppure della utilità, quanto piuttosto al significato profondo che essi evocano: la felicità, il bello, la serenità, la giovinezza, ecc.


Koons, in particolare, ha scelto di ispirarsi a beni di largo consumo creando opere spesso gigantesche con notevole impatto visivo oltre che emozionale. Elementi sufficienti a giustificare le altissime quotazioni dell’artista in questione? Prima di svelare la risposta, è importante, a questo punto, una premessa.

In altre parole, l’appartenere o meno a un contesto capace di distinguersi. Ciò a prescindere dal mercato dove il bene viene acquistato (web, negozio, centro commerciale, asta, galleria…). Il messaggio che passa attraverso il possesso di una determinata merce, al di là della sua utilità o del valore delle materie prime, è più potente di quanto si possa immaginare! Nello specifico, quando si acquista un pezzo di arte astratta contemporanea, si amplifica la sensazione di far parte di un ambito innovativo, elevato e, in ultimo, di ottenere un buon investimento.
Probabilmente Jeff Koons ha colto tutti questi aspetti nel creare le sue opere di arte moderna. Il risultato? Il suo coniglio del 1986 in acciaio, opera intitolata, appunto, “Rabbit” è stato venduto da Christiès a New York per oltre 91 milioni di dollari. Molti soldi vero? Qualcuno direbbe “solo per un coniglio!” In effetti sembra sorprendente che un coniglio possa valere tanto. Ma proprio questo è il punto: cosa rappresenta questo simpatico animaletto nell’immaginario collettivo?
Koons ha saputo raccontare i “ricordi d’infanzia” quando i colori della vita erano accesi, quando si scartava un uovo di cioccolato pensando alla sorpresa, quando si giocava con l’orsacchiotto di peluche ricevuto a Natale oppure ci si sentiva fieri del palloncino a forma di cagnolino che un abile artista di strada creava come per magia sotto i nostri occhi in pochi secondi.
Da bambini tutto brillava di luce e ogni oggetto raccontava una favola che, come quella di Biancaneve, puntualmente terminava con la frase <<e vissero felici e contenti>>.
Ed ora ditemi: quanto vale il prezzo dei sogni?


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